Shooting con Mara Dell’Aiera

La settimana scorsa ho avuto il piacere di incontrare una modella che seguo da molto tempo. Sin dai primissimi contatti intrapresi tramite Facebook si è instaurato un bellissimo rapporto di fiducia, disponibilità e, non ultimo, sana amicizia. Era da tempo che io e Mara avevamo intenzione di scattare insieme ma, le varie vicessitudini da entrambe le parti, hanno impedito che ciò avvenisse prima.

Ma non tutti i mali vengono per nuocere…almeno così si dice…e infatti la settimana scorsa, in una giornata in cui il picco della temperatura era prevista sui 40°C, ci siamo incontrati in quel di roma. Personalmente mi son recato sul posto senza nessuna idea, volevo lasciare tutto al caso. La stessa attrezzatura era ridotta al minimo e quindi ero cansapevole che avrei dovuto arrangiarmi il più possibile con ciò che avevo. D’altra parte….è sempre stata sufficiente un corpo macchina e una lente per realizzare una foto, se poi scatti dalle 14:00 alle 16:00 di luglio…ciò che non dovrebbe mancare dovrebbe essere proprio la luce.

Dopo aver preso possesso della location, mentre si beveva un caffè offerto gentilmente dalla signorina del B&B io mi son guardato intorno in modo da pre-figurare le immagini che avremmo potuto realizzare. Scelta la camera si dà inizio alla sessione fotografica.

I primi scatti, solitamente, non sono mai quelli che vorresti. A me servono per iniziare ad instaurare il rapporto, quel filo connettivo, tra me e la modella. Fatti i primi click, poi si và…

La luce naturale passava attraverso una grande e unica finestra, una luce diffusa dalla tenda bianca; ottimo. Se poi volevo sbizarrirmi avevo a disposizione ben 7 luci, tra lampadari, abatjour, e faretti vari. Praticamente più di quanto potesse servire. Dopo aver usato e abusato della luce ambiente, sfruttando per quanto potessi il mio 16-35 f2.8L, ho iniziato a giocare con le luci. Ad un certo punto mi sono reso conto che vestivo i panni da DJ, con tutti quegli interruttori…. e se non fossero sufficienti potevo sempre svitare qualche lampada che era perennemente accesa qualora non mi servisse.

Abbiamo realizzato immagini nuove sia per me che per il suo portfolio già bello e nutrito da immagini stupende e di grandi fotografi. Ma chi ero io? Uno qualunque…bisognava lasciare il segno con una di quelle foto che io chiamo “la foto Boom”.

Il tempo a disposizione era terminato, bisognava inventarsi qualcosa. Mara indossava un abito verde con una lunga cerniera nella parte posteriore. Pensando alla fisicità di Mara…ho avuto un flash….le ho chiesto di posizionarsi nella parte opposta alla finestra, ho messo una sedia vicino a lei e le ho chiesto di abbassare lentamente la cerniera mentre io scattavo posizionatomi tra il soggetto e la finestra. La luce era semplicemente perfetta….la luce naturale….lo è sempre. Una serie di scatti…non più di 30sec in tutto. Rapido sguardo sul display della fotocamera….la foto c’era. L’ennesima conferma che c’è sempre bellezza nella semplicità.

Erta ora di mettere tutto nello zaino fotografico e tornare a casa.

Oltre alla soddisfazione per il lavoro svolto, ciò che mi rendeva felice era stato l’aver fatto conoscenza con una persona fantastica, semplice, umile, professionale e intelligente. Meglio di così.

Ringrazio pubblicamente Mara Dell’Aiera per la sua bravura.